IGNOTUS il cortometraggi di MAX BARTOLI
Cinema: ‘Ignotus’, il corto italiano che sbanca in America - Ed un sogno che diventa realtà.
Roma 27 novembre ore 1,26 - "ilCorto.it" Notizia in anteprima mondiale: Il cortometraggio ha funzionato come ottimo biglietto da visita !!! Roma, 1 set. 2007 (Adnkronos) - Un cortometraggio italiano, “Ignotus”, conquista gli schermi americani: l’opera prima di Max Bartoli, infatti, è stata selezionata dai maggiori festival internazionali quali il Los Angeles International Short Film Festival, l’International Indipendent Film Festival di Tampa in Florida, il Washington D.C. Short Film Festival e il New York Indipendent Video and Film Festival. E dire che quando Max Bartoli chiese nel 2004 il finanziamento statale, questo gli venne negato perché il progetto non fu ritenuto di rilevanza culturale. “Quando ho inviato ‘Ignotus’ ai vari festival di cortometraggi, non mi aspettavo questi risultati – ha raccontato in un’intervista all’Adnkronos Cultura Max Bartoli – Insomma, è andata bene e adesso non mi resta che partire. Dal 4 al 14 settembre sarò negli Stati Uniti per presentare ‘Ignotus’, ma dovrò rinunciare ad andare al Salento International Film Festival, al quale andrà qualcuno della produzione”.
Ambientato in Italia, nel Medioevo, “Ignotus” è stato girato completamente in digitale e autofinanziato. “Il film è costato in tutto 25.000 euro, decisamente poco – ha spiegato Max Bartoli – e questo grazie alla generosità di tutte le persone che hanno creduto in me: le 25 comparse e gli 8 stunt di Cinecittà che hanno rinunciato al proprio compenso, gli 85 preziosi costumi d’epoca concessi gratuitamente dalla Sartoria Teatrale Farani, i due cavalli che mi sono stati prestati da un amico e l’apporto di Maurizio Calvesi, maestro della fotografia che ha lavorato gratuitamente. Ma soprattutto, l’Italia mi ha fornito delle splendide location, dei ‘set naturali’ ed è lì che ho risparmiato maggiormente”. Il film, infatti, girato tra Roma e Tuscania, è soprattutto un omaggio alla bellezza dell’Italia e al suo patrimonio artistico e paesaggistico. “Vivendo per anni all’estero, oggi guardo all’Italia con sguardo stupito e le sue bellezze, quel suo impareggiabile patrimonio d’arte, cultura, paesaggi, che spesso la gente non nota più, mi affascinano. Spero che ‘Ignotus’ diventi anche un mezzo per diffondere l’immagine dell’Italia all’estero. I posti che ho scelto sono così belli che tutti coloro che hanno visto il film li hanno scambiati per location ricostruite”. Eppure, Max Bartoli non ha certo usato i monumenti più celebri d’Italia per colpire lo spettatore. “Solo due location: l’abbazia di San Pietro a Tuscania, il più bell’esempio di romanico in Europa dove, non a caso, Zeffirelli girò il suo ‘Romeo e Giulietta’, e Casal della Cervelletta, un luogo diroccato e di grande fascino, sconosciuto ai romani nonostante si trovi sull’Aniene, proprio sotto la bretella della A24, vicino alla Tiburtina”. Qui, tra questi meravigliosi set naturali, Max Bartoli ha raccontato la storia di un cavaliere crociato del XIII secolo che, ferito, ricorda i momenti più importanti della sua vita, prima che i nemici lo raggiungano per finirlo, “ma c’è il finale a sorpresa che rimetterà tutto nella giusta prospettiva”. Un buon inizio, dunque, per questo regista alla sua opera prima. “Cosa mi aspetto dalle partecipazioni a questi prestigiosi festival? Mi piacerebbe avere l’occasione di continuare a dirigere, avere qualche proposta; in ogni caso – ha concluso Max Bartoli - conto di procurarmi dei contatti e, soprattutto, di dimostrare che il giovane cinema italiano indipendente merita di essere visto e di ottenere dei riconoscimenti”. |